San Michele Arcangelo a Nurri, una devozione lunga una storia
Un mistero avvolto nel tempo quello che vede la nascita della chiesa di San Michele Arcangelo a Nurri; una devozione lunga una storia, che affonda le sue radici prima dell'anno Mille
Un vero mistero, con un complesso religioso che sembra tutto tranne che armonico, come si confà; il campanile non si "adatta” alla chiesa parrocchiale di san Michele Arcangelo di Nurri, sembrano cose diverse, incomprensibili. Così questa peculiarità architettonica e storica diventa una delle attrazioni del paese.
Guardando ancora il complesso religioso: il Campanile è del Trecento, bellissimo e riconoscibile nel suo stile gotico – aragonese, tipico del territorio; la chiesa invece è stata costruita quattro secoli dopo. Perché? La fondazione di quella chiesa, poi, sembra avvolta nel nulla, e niente è trapelato manco se ne volesse far sparire la memoria. Una cosa le carte la riportano: si lavorò in quel sito nel 1758. Per una riparazione? Per un ampliamento? Per la sua prima costruzione? Ancora un mistero! E dire che l’Arcangelo Michele nell’Isola è ricordato in maniera solenne prima dell’Anno Mille, facendo seguito ai flussi di devozione che arrivavano dal Mediterraneo.
Ma chi furono i fedeli che portarono la dedizione a Nurri? Anche questo
mistero! Oddio, qualche ipotesi è stata fatta ma sembra ancora lontana dalla
certezza. In definitiva la chiesa è una "sconosciuta”. E i fedeli? A loro poco
importa: "l’adoperano per quella che è, calda, accogliente è la "loro” chiesa,
alla quale destinare impegno e devozione come si conviene in una regione che
trasuda, da sempre, i segni del cattolicesimo iberico e che sono per le vicende
politiche europee ad un certo punto è finita nella corona di un regno sabaudo,
alpino e padano”.